La passione per la fisioterapia prende forma durante gli anni delle superiori, seguendo le orme e i consigli di un cugino anche lui fisioterapista e diventa una scelta al termine della scuola superiore come studio universitario e lavoro futuro.

Il desiderio di diventare fisioterapista passa attraverso una tappa lavorativa intermedia, quella infermieristica che va a colmare l’insuccesso del primo concorso per accedere alla laurea in fisioterapia. Ma come spesso accade, questo apparente intoppo, si è rilevato prezioso per le conoscenze acquisite attraverso gli studi infermieristici e per l’esperienza vissuta in reparto che mi hanno permesso di affrontare con competenza, l’assistenza riabilitativa a domicilio e in studio di un ventaglio di patologie più ampio e complesso.

In questo cammino un ruolo chiave ha avuto Caterina Marsaglia, mia mentore e guida per gli studi sul con-tatto, la relazione, il corpo curante e la formazione svolta prevalentemente in Francia. I primi anni lavorativi sono anche coincisi con la scoperta di un mondo riabilitativo fatto di vicinanza con i pazienti, di gesti avvolgenti e accoglienti, di relazione attraverso la cura del paziente oncologico e del paziente con malattia neurodegenerativa. Questo approccio globale all’individuo mi ha permesso, con gli anni, di affinare le tecniche e le cure acquisite attraverso i corsi di formazione, di migliorare l’approccio corporeo verso il paziente e al tempo stesso mi ha facilitato nelle cure di patologie, apparentemente meno complesse, come le cure dei pazienti affetti da patologia ortopedica e degli sportivi.

Altra figura chiave nella mia crescita professionale è stato l’incontro col dott. Alessandro Valle (oncologo) con cui condivido da quasi 25 anni l’assistenza domiciliare e in hospice dei pazienti oncologici e con malattia neuro degenerativa (Fondazione FARO), grazie alla sua competenza e agli stimoli continui e costanti devo i risultati di cura codificati e ottenuti e il mio ruolo di coordinatore dei fisioterapisti presso la Fondazione Faro di Torino.

L’incontro con Daniel Bronner prima e Alessandro Pernice poi hanno arricchito questo percorso riabilitativo aggiungendo confronto sul campo, formazione condivisa e l’entusiasmo di offrire un ventaglio di cure complete ai pazienti in un unico centro (Fisio 360) che proponesse assistenza a domicilio e in studio e abbracciasse tutte le branche della riabilitazione.

Il desiderio per i prossimi anni sarà quello di continuare a formarsi acquisendo sempre nuove e più efficaci cure e modalità di cura alla persona, nuove esperienze e nuove conoscenze con obiettivi flessibili, pronti ad adattarsi alle esigenze dell’individuo, efficienti che offrano rapidamente risposte ai pazienti, efficaci perché basati sulla letteratura e gli studi scientifici.

Curriculum Vitae Marco Vacchero  Link